Se consideriamo la pornografia come un genere di intrattenimento per adulti, risulta difficile descriverla da un punto di vista etico, così
come distinguere una ''buona'' da una ''cattiva'' pornografia.
Il 'porno etico' è piuttosto definito dal processo produttivo dietro la creazione del film più che dal suo contenuto, facendo in modo che
gli attori lavorino in un ambiente sicuro e confortevole.
La pornografia è una performance e se inserita in un contesto adeguato, gli spettatori possono vederla per quello che è. La pornografia che mi piace è un luogo in cui esplorare un
immaginario sessuale che vada oltre I dettami dell'industria tradizionale e sovverta la narrazione eteronormativa; dove i valori
cinematografici e la diversità del piacere, e della sua rappresentazione, possano venire espressi.
Avendo lavorato in produzioni cinematografiche che abbracciano un approccio etico alla pornografia, ho iniziato a riflettere su ciò che ho
imparato sul set riguardo a consenso, fantasie, dinamiche di potere, empatia e intimità, come tradurre questo nuovo bagaglio di
conoscienza in "buone pratiche" per attori e registi e farne uno strumento accessibile e potenziante per tutti.
Nello spazio sicuro del workshop, i partecipanti avranno l'opportunità di condividere e confrontare diverse esperienze di intimità, dinamiche di potere e identità sessuali, esplorando giocosamente le proprie fantasie sessuali.
‘Ethical’ would be better defined by the process behind the creation of a movie rather than by its content, making sure that the performers can work in a safe and joyful environment. Pornography is a performance and if put in a proper context, viewers can see it for what it is. The pornography that I like allow us to explore a sexual imagery that transcends the industry’s dictates and its heteronormative narratives, and where cinematic values and the diversity of pleasure can be expressed.
After having experienced film productions that embrace an ‘ethical’ approach to pornography, I started to reflect on what I learnt on set about consent, fantasy, power, and intimacy; and how to develop it into ‘good practices’ for performers and directors.
Nello spazio sicuro del workshop, i partecipanti avranno l'opportunità di condividere e confrontare diverse esperienze di intimità, dinamiche di potere e identità sessuali, esplorando giocosamente le proprie fantasie sessuali.
Alcune ci spaventano, altre ci fanno sentire potenti.
Possiamo trovare modi sovversivi di metterle in scena collettivamente, andando oltre la narrativa del porno tradizionale prevalentemente costruito sullo sguardo del
maschio bianco. Connettiamoci e giochiamo con sensualità e creatività per dare vita
alla scena porno dei nostri sogni.
Il workshop è diviso in due parti, ciascuna delle quali può essere seguita iindipendentemente.
FILMANDO CORPI
Nella prima parte sperimenteremo il movimento, il respiro, il sensual embodiement e il BDSM play, aprendo uno spazio di conversazione alle nostre fantasie sessuali, connettendoci con gli
altri e incontrandoci con curiosità e rispetto.
Attraverseremo uno spazio sicuro in cui possiamo rallentare, rilassarci e aprirci a emozioni e sensazioni in un contesto di lavoro
creativo. In questa prima parte del workshop, lavoreremo principalmente sul corpo e il respiro, anche se alcuni esercizi possono coinvolgere
contatto e esplorazione sensuale.
Foto:
“We are the fucking world“ by Olympe de G (Erika Lust productins/XConfession)