Presentatore

Stefano Taiuti

Stefano Taiuti is a performance artist, Butoh dancer and teacher, mime actor, and massage therapist.

Per oltre 30 anni Stefano ha esplorato il corpo in movimento come strumento espressivo, studiando con insegnanti di mimo e maestri di Butoh di fama internazionale e sviluppando così la propria metodologia. Insegna "Il meccanismo spirituale" all'IKSK; la sua classe è un approccio unico alla danza e alla scoperta di se stessi che integra l'analisi occidentale del movimento focalizzata sul visibile, e il Butoh per esplorare l'invisibile, il sottile, ciò che sta dietro il movimento e lo genera.

Come massaggiatore Stefano fonde la sua profonda conoscenza del corpo con il Lomi Lomi, i Trigger point e il massaggio svedese in un approccio somatico e olistico, offrendo sessioni di "massaggi benessere per l'anima".

 

Workshop

RISVEGLIO

Barbara

In questa lezione mattutina ci sveglieremo riscoprendo il piacere del movimento attraverso le nostre ossa, i nostri organi, muscoli...
Giocheremo con le infinite possibilità del nostro corpo. is double Giocheremo con le infinite possibilità del nostro corpo. Useremo il movimento, il tatto, il respiro, la voce e la mente per sviluppare la consapevolezza di noi stess*, dell'altr* e dello spazio che ci circonda.

PLEASURE ROCKS (Il piacere delle pietre)

Barbara & Titta: progetto Pornopoetica
Italiano con traduzione

Foto: Alessia Bernardini

"La forza orgasmica non favorisce nessun organo rispetto a nessun altro, quindi il pene non possiede più forza orgasmica della vagina, dell'occhio o della punta" 

Paul B. Preciado

Pleasure Rocks
esplora il confine erotico tra organico e inorganico, materia e corpo, umano e non umano, il piacere e le pietre.
Il titolo accompagna il senso del lavoro: si gioca con la parola rocks per parlare del piacere in sé - il piacere è bello/spacca, it rocks - e per raccontare una possibilità del piacere, quello delle pietre.
Pleasure Rocks procede senza distinzione né categorizzazione del piacere e della relazione tra umano e natura: si muove attraverso il tempo dell’esplorazione e della percezione, dello spazio di cura e di (ri)connessione tra i corpi, siano essi fatti di sangue o di minerali.
In Pleasure Rocks la possibilità del piacere diventa il tramite della relazione di reciprocità tra corpo organico e inorganico verso un ideale erotismo post-umano.

Il workshop diventa un luogo di osservazione, contemplazione e ascolto in cui si accompagna il gruppo a entrare in relazione con la pietra non come oggetto ma come materia che trasforma ed è trasformata. Il movimento e la stasi attraverso le pietre generano nuovi paesaggi in cui i corpi si immergono.
Pleasure Rocks diventa un atto di abbandono, una meditazione ma anche un gioco che esplora nuove e diverse tipologie di piacere tra rocce e altri corpi: una trans/intimità queer (K. Barad).

Pleasure Rocks fa parte del progetto Pornopoetica.

Pornopoetica
Il più ampio progetto artistico Pornopoetica si sviluppa attraverso performance, workshop, installazione, video, fotografia e che si riflette sulla pornografia da diversi punti di vista, proponendone una riscrittura. La pornopoetica esplora l'oscillazione del desiderio, la sua forza politica che infrange le regole della normalità. Mobile, instabile, metamorfico e nomade; indeterminato, indefinito, non classificato.

RAGAZZE

Felix Ruckert

Questo sarà un laboratorio creativo nel quale esploreremo diversi linguaggi del corpo, giocheremo con gli stereotipi, con scene inventate e ci divertiremo “fucking“ con i generi.

Shylix
Foto: Ayoto Ataraxia
Foto: Ayoto Ataraxia

NON MONOGAMIA CONSENSUALE

Monica
Italiano con traduzione

Perché parlare di alternative alla monogamia? 
Il campo di riflessione di CNM & #8217 sembra un punto di osservazione privilegiato e potenzialmente molto interessante per chiunque voglia mettere in discussione le proprie scelte relazionali.
Ha senso parlare di NMC perché un numero crescente di individui e coppie stanno cercando alternative praticabili rispetto all’infedeltà coniugale o alla monogamia seriale per le proprie relazioni intime, affettive o occasionali.
Ha senso parlare di NMC perché allarga lo spettro delle possibilità a favore di qualsiasi altra scelta. Una posizione, per certi versi estrema dello spettro, racconta in maniera più nitida dei bisogni, desideri, paure e insicurezze che quella scelta mette maggiormente in luce, soprattutto quando fuori dalla norma dominante.
In tal senso sarebbe interessante analizzare le spinte di vicinanza/libertà al di là di una apparente dicotomia ma aprendo ad un’idea di coappartenenza e complessità. Il desiderio di stabilità, impegno e costruzione di una famiglia ci viene narrato come incompatibile al desiderio di scoperta e cambiamento. Sarebbe invece possibile coniugare, attraversare o comunque guardare entrambe queste tensioni? 
Un tale intento porterebbe inevitabilmente ad uno scontro con l’ideale di famiglia borghese ormai chiaramente spezzato e frammentato sotto la spinta delle rivendicazioni dei diritti civili e individuali, seppur ancora celebrato dalle forze conservatrici nazionali e internazionali.
Ha senso parlarne proprio perché la NMC, nella sua accezione politica, si pone senza dubbio sulla scia della rivoluzione sessuale, delle lotte LGBTQ e dei femminismi. Il pensiero radicale che ne deriva aggiunge dei tasselli importanti al processo collettivo e individuale di autodeterminazione verso un percorso di rivoluzione relazionale che prova a mettere in discussione, tra gli altri, l’ideale monogamico e coppia-centrico.

it_ITItaliano
Torna su